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L’Oreal elimina il termine “sbiancante”

L'Oreal
Journalist Maria Laura Santillan arrives to a party at the 65th international film festival, in Cannes, southern France, Wednesday, May 23, 2012. (AP Photo/Francois Mori)

L’Oreal elimina il termine “sbiancante” l’opinione di Sara Manfuso.

Dopo il caso Floyd in America, L’Oreal elimina dal proprio vocabolario promozionale il termine “sbiancante” finito all’indice nella lotta al razzismo.
La Manfuso, in un post dove i follower in calore di Instagram si scatenano, si domanda: non staremo pensando alla forma e poco alla sostanza, i prodotti continueranno ad essere sbiancanti?  La cura dannosa quanto il male.
Il linguaggio è fondamentale, per non parlare dell’importanza della comunicazione per immagini, ma trovo ancora più incredibile che ci si soffermi sulla  forma senza badare alla sostanza.
Fa notizia che L’Oreal  abbia eliminato dal proprio vocabolario le parole “schiarante” e “sbiancante” per valorizzare tutte le tonalità della pelle e combattere il razzismo.
Bene, mi chiedo, insieme alle parole cambieranno anche le proprietà dei prodotti o resteranno – appunto – “sbiancanti” e “schiarenti”?
Perché la parola non c’è, o meglio non verrà più usata, ma perseguiremo utilizzando quel prodotto – che continuerà (giustamente) a essere venduto – proprio l’effetto “schiarente” e “sbiancante”.
E io, che ho chiesto delle splendide schiariture al mio parrucchiere, disciplinando il mio ramato – devo temere di essere tacciata di apologia della “razza ariana” e di mancata accettazione del mio naturale pigmento?
Esiste ancora il razzismo e spesso assume delle forme subdole, ma temo che la cura che proponiamo delle volte sia grave almeno quanto la malattia.

Erika Ciancio

Erika Ciancio, giornalista iscritta all’Ordine del Lazio. Inizia la sua carriera presso giornali nazionali di cronaca e politica, specializzandosi nei rapporti di pubbliche relazioni con la stampa per personaggi pubblici, anche del mondo dello spettacolo, professionisti e politici nazionali. Esperta in strategie di comunicazione social, punto di riferimento per molti personaggi nei “piazzamenti” televisivi nazionali, radio, e giornali.