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I Segni Zodiacali accarezzano l’alta moda con Elios

L’astrologia è da sempre in bilico tra il serio e il faceto, tra la millenaria credenza che il cielo ci offra indicazioni sul nostro destino e la visione più razionale che invece rivendica l’assoluta distanza tra le stelle e le sorti degli uomini.

Fatto sta che sono sempre di più gli italiani e le persone nel mondo che in qualche modo si interessano anche solo con leggerezza le previsioni del proprio oroscopo.

Una passione per gli astri che non poteva non trasformarsi in una vera e propria moda con tanto di accessori e abbigliamento.

E a cavalcare questa tendenza planetaria è proprio l’Italia che per prima mette la bandierina su questo nuovo segmento del lusso e del fashion Style astrologico con Elios Milano un nuovissimo brand di lusso tutto dedicato allo Zodiaco e ai suoi simboli.

Si acquista solo online ma da quando si sono aperte le vendite è stato vero e proprio sold out sia per le cravatte in pura seta con il proprio segno zodiacale ricamato che per i foulard anche quelli in pura seta sempre dedicati ai segni zodiacali.
Dal glicine al bianco e oro allo zaffiro i foulard di Elios vengono utilizzati non solo nella tradizionale versione al collo ma anche avvolti al manico della borsa, al polso, come top o copricapo.

È così dunque che il proprio segno zodiacale, per uomini e donne diventa simbolo di bellezza e raffinatezza e non solo un racconto del proprio carattere. Racconto che Elios offre a tutti i clienti dedicando per ciascun segno zodiacale una sentirsi delle proprie caratteristiche.


Insomma un vero tuffo nel glamour astrologico e nella raffinatezza e ricercatezza dei materiali tutti esclusivamente Made in Italy.
Un’iniziativa che si sta facendo spazio nel mercato della moda e degli accessori di lusso offrendo uno uno spunto del tutto originale per un regalo di compleanno, per un anniversario o per Natale.
Una tendenza destinata a crescere e ad affascinare tutti coloro per i quali la realtà non è solo ciò che si vede con gli occhi e che si sentono da sempre un po’ “figli delle stelle”.