GIAN MARCO TAVANI È UN ATTORE “MADE IN ITALY”
Il pubblico televisivo lo conosce come “Iena”, viste le sue numerose partecipazioni nel noto programma di Italia 1, ma oggi Gian Marco Tavani è conosciuto dal grande pubblico per essere uno dei nostri attori più bravi e più ricercati anche dal cinema internazionale. Di recente lo abbiamo visto nel ruolo di un cattivo in “Rome in Love”, il sequel ma rivisitato nella storia di “Vacanze Romane”. E sempre nei panni dell’homme terrible lo vediamo in questi giorni in “Made in Italy”, un film dal cast stellare, firmato da James D’Arcy, trasmesso sulla piattaforma Prime Video, dove Tavani ha recitato al fianco della star hollywoodiana Liam Neason.
Gianmarco che rapporto hai instaurato con Liam Neason, protagonista assieme a te del film “Made in Italy”?
In realtà nonostante nel film non mi si veda tanto, ho avuto diverse occasioni per vivere Liam Neeson sul set e costruirci un rapporto di fiducia e amichevole. Liam é una vera star, una persona di grande umanità e profondità. Non vi racconto tutte le volte che Liam mi ha fatto i complimenti o mi ha chiesto scusa per dover rifare alcune scene, ma vorrei tornare a quella prima sera, in cui rientrando nella roulotte del trucco alle 5 del mattino ci siamo ritrovati uno accanto all’altro e siccome alcune persone gli chiedevano una foto, ho preso il coraggio a due mani e mi sono fatto avanti . Liam mi ha detto «facciamo una foto a tema che voglio mandare al mio amico Ben Stiller! Facciamo finta di essere in Zoolander!».
Cos’ha convinto il regista, secondo te, a puntare anche sul tuo ruolo?
Il regista (James D’Arcy) cercava un antagonista in questa commedia romantica. Il mio ruolo è quello dell’ex marito che viene a rompere le uova nel paniere nella storia d’amore che sta nascendo tra Micheal e Valeria. Cercava un uomo focoso e al tempo stesso ironico. Dopo il mio primo casting è venuto lui stesso ad incontrarmi e quando mi vide disse <<Complimenti! Sei preso ora ho voglia di vedere come lavori quando devi essere diretto>>, mi ha confermato il minuto prima del call back. Mi è piaciuto molto lavorare con lui, ci divertivamo a rifare la scena con tante nuances diverse (ubriaco, sorgnone, fraterno) tutte buona la prima apparentemente (ride).
Perché per te è stato importante essere in questo cast e in questa pellicola?
Ricordo la sera in cui Alex Pacifico, il mio agente, mi ha chiamato per dirmi che ero stato confermato. Il mio primo film da champions league! Una vera opportunità per farsi una bella esperienza con attori hollywoodiani, un momento unico per misurarsi. Mi sono sentito parte di un progetto vincente e mi son sentito pronto finalmente per la prima volta forse.
Che somiglianza hai con il personaggio che interpreti, come vi accomuna?
Con il personaggio che interpreto non ho alcuna somiglianza. Geloso, strafottente, arrogante. Però ho rivisto talmente tante mie ex compagne in quel ruolo che per me non è stato assolutamente difficile giocarci e pensare di essere passato dall’altra parte. Una vera e propria liberazione! Ho adorato questo ruolo e ho capito che nei ruoli “cattivi” forse riesco a dare davvero il meglio di me.
Nel film si parla del rapporto, a volte difficile, padre figlio. Che figlio è stato Gian Marco Tavani e che padre sarebbe o sarà?
Gian Marco Tavani è stato per il 99% delle volte un figlio perfetto. Ho ascoltato molto i miei genitori e credo di aver dato loro qualche soddisfazione. Mia madre avrebbe voluto un ingegnere che giocava a golf e mio padre forse un campione di Formula 1 però credo che abbiano visto che quando mi prefiggo un obiettivo non mi fermo di fronte a niente. Come padre si vedrà, in questo momento mi sento abbastanza pronto a dare, credo di aver ricevuto abbastanza in questa mia parte di vita!
ANDREA IANNUZZI