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VINCENZO PEPE (FAREAMBIENTE) “POLITICHE DEL FARE CENTRALI NELLO SVILUPPO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA”

“La scelta di nominare Vannia Gava sottosegretario di Stato al Ministero della transizione ecologica toglie di fatto l’esclusività delle tematiche ambientaliste alla sinistra. Il tema ambiente inteso come sviluppo sostenibile e non declinato in termini ideologici e fondamentalisti, di decrescita felice, come la sinistra ha fatto in questi anni, ricomincia così ad occupare spazi sempre piu’ forti nel centrodestra, divenendone un elemento forte e identificativo della coalizione, proprio laddove gli altri partiti hanno naufragato”. Lo afferma Vincenzo Pepe, presidente di Fareambiente, che ribadisce: “Anche la transizione ecologica, così come vista da Grillo ovvero come occupazione di uno spazio, e’ fallimentare. I cinquestelle hanno sempre parlato dell’ambientalismo come “no tap e no tav”, senza comprendere che la decrescita non porta a nulla. Oggi invece la transizione ecologica deve essere ambientalismo responsabile del fare, innovazione tecnologica, ed essendo innovazione sviluppo sostenibile”. “Noi di Fareambiente crediamo che gli investimenti green del Recovery Fund siano stati ad oggi insufficienti rispetto alle politiche globali. Bisogna fare di più. Le politiche del fare sono centrali nello sviluppo della transizione ecologica – conclude il presidente di Fareambiente – e sono certo anche attraverso il lavoro del ministro Roberto Cingolani che e’ un tecnico che vanta un curriculum di tutto rispetto saremo in grado di affrontare il complesso passaggio alla societa’ sostenibile che l’Europa ci chiede di essere”.

Erika Ciancio

Erika Ciancio, giornalista iscritta all’Ordine del Lazio. Inizia la sua carriera presso giornali nazionali di cronaca e politica, specializzandosi nei rapporti di pubbliche relazioni con la stampa per personaggi pubblici, anche del mondo dello spettacolo, professionisti e politici nazionali. Esperta in strategie di comunicazione social, punto di riferimento per molti personaggi nei “piazzamenti” televisivi nazionali, radio, e giornali.