Francesca Liberatore propone la sua collezione alla MFW
A Palazzo della Fondazione Feltrinelli di Milano c’è stata la sfilata-mostra di Francesca Liberatore, perfetto connubio tra performance artistica e sfilata di moda.
La sfilata è stata un omaggio al padre della stilista, Bruno Liberatore.
Ha dichiarato infatti lei stessa: «Ho deciso di ispirarmi a mio padre perché è un grandissimo scultore. E visto che oggi siamo qui entrambi, voglio approfittarne e raccontare un po’ di lui».
Colpisce il fatto che Francesca abbia portato il pubblico a casa sua all’interno di un racconto familiare molto intimo.
Non a caso la musica di sottofondo della sfilata è un mix di note e di rumori di uno scalpello.
Tutto infatti è materia inanimata, terra, furia delle forze naturali, stereometrie, argilla, bronzo, ferro.
Il ritrovarsi, tra uomo e natura in una terra di mezzo, la Moda, tra tagli precisi e piramidali, giacche di linea dritta e spalle sostenute.
Silhouette contenute, morbidezze e pieghe nei pants orientaleggianti abbinati al blazer maschile ed applicazioni e ricami su tulle.
Interessante l’utilizzo di palette accesa da toni acidi, una sorta di bagliori tra striature di grigi e burgundi.
Nel finale un emozionante video ha ritratto il padre della stilista mentre lavora e si confida con la figlia.
EVA BOLOGNESI