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Alessandro Verdolini: In Tv un ragazzo d’altri tempi

Essere un po’ eterni bambini e inguaribili sognatori. Si presenta così Alessandro Verdolini, marchigiano d.o.c., conosciuto ai più per essere stato uno dei volti noti dell’ultima edizione di “Uomini e Donne”.

Eppure lui, che ha 28 anni e di professione organizza eventi per i più piccoli, ha lo stile di un uomo d’altri tempi. Forse troppo per l’era moderna, che sfugge da personaggi così genuini e puliti alla ricerca forsennata di chi invece è più insensibile e molto più calcolatore. Lo abbiamo incontrato, scoprendo un ragazzo autentico, che crede ancora nell’amore e soprattutto nel rispetto reciproco. A differenza di chi, messo al suo stesso livello (ci riferiamo alla tronista che lui ha corteggiato nel dating di Canale 5) ha dimostrato (per come si è posta) di non condividere gli stessi valori di Alessandro.

Alessandro, tu hai conosciuto la tv. Cosa ti piacerebbe fare in alternativa a Uomini e Donne?

Sinceramente non ho ancora pensato a cosa mi piacerebbe fare dopo questa esperienza, però se arrivasse una chiamata per partecipare a qualche programma tipo un reality show o un altro dating valuterei. E perché no magari anche prendere parte a qualche fiction televisiva visto che è un desiderio che ho fin da piccolo.

Hai 28 anni, ma il piccolo schermo è cambiato negli ultimi 20. Meglio prima o adesso?

Non saprei dire se era meglio prima o adesso perché essendo molto giovane non riesco a fare un paragone in termini qualitativi. Credo che forse in passato la tv si seguiva di più perché era l’unico mezzo di informazione e di intrattenimento che si aveva in casa. Oggi con l’avvento dei social forse si è un po’ perso il piacere di guardarla e si preferisce passare il tempo con il proprio smartphone.

Tu organizzi eventi per i più piccoli. Come sono i bambini di oggi? Come si divertono?

Sì, faccio questo lavoro da circa un anno. I bambini di oggi purtroppo iniziano sin da piccoli ad utilizzare smartphone e tablet e credo che arriveremo al punto che il loro principale divertimento sarà quello. L’azienda in cui lavoro, fortunatamente punta ancora ad organizzare attività in cui i bambini possano interagire tra loro e giocare come si faceva una volta. La tecnologia è sicuramente qualcosa di importante ma credo che i bambini debbano imparare prima di tutto a socializzare con gli altri.

E tu che bambino eri?

Sono sempre stato un bimbo molto socievole e affettuoso. Amavo stare in compagnia, uscire all’aria aperta e giocare con gli altri bambini. Però ricordo molto bene che mi piaceva anche giocare con mio papà. Sono stato molto fortunato ad avere sempre due genitori molto presenti.

Cosa sognavi di fare da grande?

Da piccolo avevo molti sogni. Ho sempre avuto la passione per la musica e per il cinema. Mi sarebbe piaciuto molto fare il cantante oppure l’attore e questo è un desiderio che all’età di 28 anni coltivo ancora. Mai dire mai nella vita. Quello legato alla musica diciamo che in parte sono riuscito a realizzarlo dato che l’estate scorsa ho iniziato a suonare come dj durante qualche serata.

Qualche rimorso, rimpianto o tutti e due?

Il mio rimpianto più grande è sicuramente quello di non aver frequentato una scuola di recitazione. Se tornassi indietro di qualche anno probabilmente valuterei con più attenzione questa possibilità. Sono comunque soddisfatto del percorso di studi che poi ho deciso di intraprendere.

L’amore resta sempre una colonna portare della nostra vita?

Credo che l’amore sia una delle cose più importanti nella vita perché è ciò che ci completa. Sono single da un po’ di tempo ormai. Sto bene anche da solo ma devo dire che ultimamente inizio a sentire il desiderio di avere qualcuno accanto con cui trascorrere la mia vita.

Come ti vedi fra 50 anni? Hai paura di invecchiare?

Ora come ora voglio pensare al presente ma spero che tra 50 anni possa avere oltre che dei figli anche dei nipoti. Sinceramente non ho paura di invecchiare. Un mio professore ai tempi delle scuole superiori ci diceva sempre “invecchiare è l’unica maniera per non morire giovani”.

Se tu potessi scegliere qualcosa da cambiare nel mondo, cosa cambieresti?

Non credo di avere le capacità di cambiare il mondo ma se dovessi scegliere qualcosa mi piacerebbe che le persone si rispettassero di più. In qualcuno vedo tantissima cattiveria verso il prossimo. Con rispetto e amore reciproco sarebbe sicuramente un mondo migliore.

Pensi di metter su famiglia o sei allergico?

Creare una famiglia è uno dei desideri più grandi che ho. Non ho fretta ma spero che prima o poi questo desiderio si realizzi. Sono sicuro che quando meno me lo aspetto arriverà la donna giusta per realizzare questo desiderio.

E se non ci dovessi riuscire, che vita sarà quella di Alessandro?

Non la voglio nemmeno mettere in conto questa cosa. Ci riuscirò.

Andrea Iannuzzi

Andrea Iannuzzi, giornalista dal marzo del 2000, ma con radici nella radiofonia che nascono nel 1989, esperto di tv e spettacolo, con un passato anche nella moda come fotografo. E’ stato capo progetto e direttore artistico di varie trasmissioni televisive, e direttore di alcuni fra i più importanti giornali e magazine nazionali italiani. Ufficio stampa e responsabile della comunicazione di diverse realtà tra tv e spettacolo, Iannuzzi mastica il filone dei reality show, dei talent show e dei programmi di intrattenimento, approfondimento e informazione. Grande appassionato di politica italiana.